Project Description
Concept
La Casa del Musical celebra il ricordo dei nostri emigrati attraverso un musical originale dal titolo Camicette
Bianche: un viaggio dalla Sicilia all’America nei primi anni del ‘900, uno spettacolo che affronta il tema sempre
attuale e drammatico dell’emigrazione e che ci ricorda che ad emigrare, e in molti, siamo stati anche noi.
Lo spettacolo racconta la storia di Salvatore Spadaro, un ragazzo sfortunato che viene coinvolto nella malavita a
New York, ma anche la storia vera di Clotilde Terranova: ragazza siciliana che il 25 marzo 1911 si trova al decimo
piano della famosa fabbrica di camicette bianche in cui morirono centinaia di sarte a causa di un incendio.
Camicette Bianche è uno spettacolo musicale, con danza, canto e recitazione, che unisce musiche della tradizione
e del cantautorato italiano adattate in chiave teatrale e riscopre canzoni originali dei primi italo americani. Uno
spettacolo fortemente corale con orchestra dal vivo, uno scrigno di storie, una raccolta di volti che riporta alla luce
la foto ingiallita del sogno di tanti emigranti di inizio secolo, attraverso performance emozionanti e coinvolgenti.


“La Sicilia è una madre che saluta piangendo i propri figli che
prendono il mare, ma dal mare, adotta benevola e stanca i figli che
si aggrappano per chiederle asilo”.
Lo spettacolo
Sicilia 1907.
Clotilde Terranova, giovane ragazza di un piccolo paesino della Sicilia, decide di raggiungere sua sorella
Rosa a New York per cercare lavoro e fortuna. Parallelamente, Salvatore Spadaro, un giovane minatore
stanco della miseria e della fame, saluta la propria madre e si imbarca sulla nave che lo condurrà in America.
I due ragazzi si conosceranno proprio in quel viaggio, condividendo, insieme agli altri passeggeri, sogni,
desideri, speranze e tanta nostalgia della la terra lasciata, amara e bella.
Giunti ad Ellis Island, superati i controlli e le visite mediche, i due giovani si separano, ognuno con la propria
storia da costruire.
Clotilde trova lavoro in una fabbrica di camicette bianche, la Triangle Shirtwaist Company; Salvatore prova
diversi mestieri, vive di espedienti, senza però raggiungere una vera stabilità. Cadrà nella trappola della
malavita italoamericana, diventando uno dei “picciotti” della Mano Nera.
Clotilde invece si impegna ad imparare l’inglese e a lavorare. Partecipa ad uno sciopero per i diritti delle
donne e, nel poco tempo libero, si concede qualche svago con i nuovi amici, spesso riuniti in un ristorante a
Little Italy, di proprietà di Angelo e Filomena, due bizzarri personaggi napoletani.
Proprio in quel ristorante Salvatore ricatterà Angelo, ma verrà scoperto da Clotilde.
Ne nasce una lite aspra e drammatica, con uno sfogo reciproco che porterà alla luce l’insoddisfazione, il
dolore e il dramma del tanto agognato sogno americano. Clotilde abbandonerà Salvatore al proprio
destino e fuggirà via.
Qualche giorno dopo, il 25 marzo del 1911, nei locali della fabbrica scoppierà il famoso incendio: Clotilde è
intrappolata al decimo piano, in preda al panico, e si lancia dalla finestra, immaginando di ricongiungersi
alla madre.
